Io non so com’è danzare, ma posso immaginarlo.
So com’è ricominciare da dove ci si era fermati, 
partire carichi, intimoriti e con il fiatone. 
Finire ancora più carichi e ancora con più fiatone, 
e sentire male dopo. 
So com’è interrompere un sogno ma so anche com’è ricominciare a viverlo e renderlo reale. 
Non so com’è danzare, 
sono scoordinata con la vita, 
figuriamoci con la musica, 
ma so com’è sentire quella passione in ogni centimetro del proprio corpo, non riuscirla a trattenere e andare a tempo con qualcosa, 
se non con la musica, almeno con il cuore.
E so cosa significa piangere per il male, gli stop, le difficoltà, i no e i tempi persi. 
So che una passione è tale quando fa male, 
che insistere ti mette in discussione e ti da schiaffi che non ti aspettavi, 
così, a mano piena. 
Che arriva sempre dopo il calore della botta. 
Ma quando arriva hai due possibilità, piangere e mollare o rialzarti a danzare.



